Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/01702 PETRAGLIA, DE PETRIS, BAROZZINO, CERVELLINI, DE CRISTOFARO, STEFANO, URAS - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che:
secondo la legge n. 62 del 2000...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-01702 presentata da ALESSIA PETRAGLIA
mercoledì 25 febbraio 2015, seduta n.398
PETRAGLIA, DE PETRIS, BAROZZINO, CERVELLINI, DE CRISTOFARO, STEFANO, URAS - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che:
secondo la legge n. 62 del 2000 il sistema nazionale di istruzione è costituito, fermo restando quanto previsto dall'articolo 33, secondo comma, della Costituzione, dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali;
si definiscono scuole paritarie le istituzioni scolastiche non pubbliche, comprese quelle degli enti locali, che, a partire dalla scuola per l'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell'istruzione;
il principio costituzionale della libertà di educazione trova realizzazione attraverso le scuole statali, le scuole riconosciute paritarie e le scuole non paritarie ai sensi della citata legge, nonché le scuole straniere, comunitarie e non comunitarie, operanti sul territorio nazionale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 389. Le scuole non statali sono perciò costituite da: scuole paritarie private e degli enti locali; scuole non paritarie;
considerato che la legge di stabilità per il 2015 (di cui alla legge n. 190 del 2014) ha stanziato 200 milioni di euro in favore della scuola non statale, a cui si aggiungono, nella stessa legge, altri 272.823.089 euro (Tab.7: Missione 1 - Programma 1.9, Istituzioni scolastiche non statali). Finanziamenti e sovvenzioni ulteriori, con leggi e modalità diverse, provengono anche dagli enti locali: molte regioni e comuni erogano risorse proprie per le scuole dell'infanzia private che, spesso, sono maggiori di quelle statali;
ritenuto che sommando tutte le voci di finanziamento pubblico si stima a livello nazionale una cifra pari a circa 1,5 miliardi all'anno a favore della scuola non statale, in larga parte, a parere delle interroganti, in violazione dell'art. 33, terzo comma, della Costituzione, laddove prevede che enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato,
si chiede di sapere:
come vengano suddivisi complessivamente i fondi statali tra le diverse Regioni e quali di questi finanziamenti siano destinati alle scuole paritarie degli enti locali;
se il Ministro in indirizzo abbia effettuato un serio monitoraggio delle istituzioni scolastiche paritarie sul piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti, sulla gestione e la pubblicità dei bilanci e sul rispetto dei contratti di lavoro del personale, spesso retribuiti con stipendi molto bassi.
(3-01702)