• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/03551 DIVINA - Al Ministro dell'interno - Premesso che: dopo più di un secolo l'Austria ha deciso di approvare le tanto discusse riforme della legge sull'Islam del 1912, che all'epoca...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03551 presentata da SERGIO DIVINA
martedì 3 marzo 2015, seduta n.401

DIVINA - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

dopo più di un secolo l'Austria ha deciso di approvare le tanto discusse riforme della legge sull'Islam del 1912, che all'epoca legalizzò la religione in quel Paese;

con tale riforma l'Austria è divenuta il primo Stato europeo ad aver preso una posizione concreta nella regolazione dell'estremismo islamico nel proprio territorio nazionale;

il Parlamento viennese ha bloccato tutti i finanziamenti provenienti dall'estero a moschee ed imam. La formazione degli stessi imam, verrà regolata dall'Università di Vienna;

gli stessi imam dovranno dimostrare di padroneggiare il tedesco, che sarà la lingua obbligatoria nelle moschee, e dovranno diffondere valori fedeli a quelli della Repubblica austriaca;

a fronte di critiche di alcuni gruppi di musulmani, che hanno protestato davanti al Parlamento per denunciare quello che a loro parere rappresenta una discriminazione anticostituzionale, lo stesso Ministro dell'integrazione, Sebastian Kurz, non solo ha difeso la riforma ma l'ha indicata come modello per il resto dell'Europa per quanto riguarda i rapporti con l'Islam. In Austria la comunità musulmana conta più di 560.000 persone (circa il 6 per cento della popolazione);

secondo il ministro Kurz, ciò a cui si deve mirare è da una parte ridurre l'influenza politica e il controllo dall'esterno, e dall'altra dare all'Islam la possibilità di svilupparsi in sintonia con i valori europei,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo condivida l'impostazione data dal Governo austriaco alla regolamentazione di flussi finanziari a favore di moschee o associazioni islamiche;

se non ritenga che anche il nostro Paese abbia bisogno di una disciplina normativa che ricalchi quella austriaca;

se non ritenga utile, ai fini di un controllo e per garantire la massima sicurezza, stabilire che in qualsiasi luogo di preghiera venga utilizzata la lingua italiana.

(4-03551)