• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/08259 la partita di calcio del campionato regionale di eccellenza della Calabria, Guardavalle-Acri in programma il 28 febbraio 2015 non si è disputata perché la squadra ospite ha deciso di non...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08259presentato daBRUNO BOSSIO Vincenzatesto diMercoledì 4 marzo 2015, seduta n. 385

BRUNO BOSSIO, MAGORNO e AIELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
la partita di calcio del campionato regionale di eccellenza della Calabria, Guardavalle-Acri in programma il 28 febbraio 2015 non si è disputata perché la squadra ospite ha deciso di non scendere in campo dopo essere stata oggetto di minacce prima dello svolgimento della gara;
le pesanti minacce subite sarebbero state denunciate dalla dirigenza della squadra dell'Acri attraverso il sito ufficiale della società calcistica ed ampiamente riportate dalla stampa locale e nazionale;
pare che tutto sia avvenuto prima in un ristorante dove, secondo quanto denunciato, durante il pranzo facevano la loro comparsa cinque persone non identificate le quali intimavano ai presenti di «perdere la partita altrimenti gli avrebbero spaccato le gambe». Sembrerebbe che uno dei calciatori sia stato pesantemente minacciato con un coltello puntato alla gola;
nonostante la squadra dell'Acri si recasse allo stadio scortata dalla forza pubblica prontamente allertata dalla questura di Catanzaro, all'arrivo negli spogliatoi un tesserato veniva pesantemente aggredito alla presenza del commissario di campo;
a quel punto dirigenti e calciatori dell'Acri, valutando che non ci fossero più le condizioni per giocare la partita in condizioni di serenità ambientale e psicologica, decidevano di non disputare l'incontro;
su quanto accaduto si è appreso dalla stampa che è stata richiesta agli organi di giustizia sportiva una approfondita indagine da parte della Federazione italiana gioco calcio;
soprattutto nell'ambito del calcio dilettantistico questi fenomeni sono abbastanza diffusi e si registrano sempre più spesso atti di intimidazione nei confronti di giocatori e di intere società sportive prima, durante e dopo le partite, tanto da far dubitare che la motivazione sportiva sia davvero quella prevalente;
già in passato il fenomeno in Calabria era venuto alla luce attraverso incidenti gravi che, in alcuni casi, hanno registrato aggressioni con feriti in gravi condizioni e addirittura, in un caso, una vittima;
si tratta di episodi gravi che non possono essere sottovalutati e che richiedono una pronta e ferma risposta non solo da parte degli organismi di autogoverno sportivi, ma anche di tutte le istituzioni;
prioritaria diventa la necessità di liberare il calcio dal pesante condizionamento di coloro che ne fanno occasione di violenza e prevaricazione –:
se il Governo sia a conoscenza dell'episodio citato in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di contrastare queste forme di violenza e restituire il calcio, a partire da quello dilettantistico, alla sana passione agonistica e sportiva. (4-08259)