• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00252 AMIDEI, MARIN, PICCOLI, BERTACCO, CERONI, CALIENDO, BERNINI, ALICATA, SCOMA, D'ALI', CARRARO, MANDELLI, FLORIS, ARACRI, SERAFINI, PAGNONCELLI, ZUFFADA, VILLARI, BOCCA, SCILIPOTI ISGRO', Eva...



Atto Senato

Interpellanza 2-00252 presentata da BARTOLOMEO AMIDEI
giovedì 5 marzo 2015, seduta n.405

AMIDEI, MARIN, PICCOLI, BERTACCO, CERONI, CALIENDO, BERNINI, ALICATA, SCOMA, D'ALI', CARRARO, MANDELLI, FLORIS, ARACRI, SERAFINI, PAGNONCELLI, ZUFFADA, VILLARI, BOCCA, SCILIPOTI ISGRO', Eva LONGO, LIUZZI, BRUNI, D'AMBROSIO LETTIERI, RAZZI, SCIASCIA, BARANI, CENTINAIO, CANDIANI, ARRIGONI, BISINELLA, NACCARATO, TREMONTI, BELLOT, TOSATO, STEFANI, DIVINA, COMAROLI, CONSIGLIO, GIRO, FALANGA, RUVOLO, COMPAGNA, Maurizio ROMANI, MUSSINI, BENCINI, CONTI, MESSINA, PICCINELLI, MILO, PERRONE, TARQUINIO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento - Premesso che:

il sindacato ispettivo è uno strumento di controllo attraverso il quale i parlamentari, di maggioranza e opposizione, possono interagire con il Governo, e si suddivide in: "interrogazioni", per avere informazioni o spiegazioni su un oggetto determinato o per sapere se e quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare in relazione all'oggetto medesimo; "interpellanze", che consistono nella domanda rivolta al Governo circa i motivi o gli intendimenti della sua condotta su questioni di particolare rilievo o di carattere generale; "mozioni", intese a promuovere una deliberazione da parte del Senato;

per ognuno dei citati strumenti vi è una tempistica da rispettare, stabilita dal regolamento del Senato, al fine di fornire le risposte ai parlamentari che ne fanno richiesta, che va da un massimo di 15 giorni, per le interrogazioni a riposta orale, ad un minino di un giorno per le interrogazioni con carattere d'urgenza; da un massimo di un mese, per le interpellanze, ad un minimo di 15 giorni per le interpellanze con procedimento abbreviato e, nel caso di mozioni sottoscritte da un quinto dei componenti del Senato, il termine per la discussione deve avvenire entro 30 giorni;

quanto riportato è sancito dal capo XIX, articoli da 145 a 161, del regolamento del Senato, dai quali, si può evincere altresì che allo svolgimento delle interrogazioni a risposta orale e delle interpellanze è destinata, di norma, almeno una seduta per ogni settimana;

nel rispetto della centralità del Parlamento, i riformatori dei regolamenti, nel 1971, intesero rafforzare notevolmente l'esercizio dell'attività di controllo parlamentare nei confronti del Governo;

dai dati in possesso degli interpellanti, dall'inizio della XVII Legislatura i 2 Governi che si sono succeduti (Letta e Renzi) hanno quasi ignorato le interrogazioni parlamentari, strumento fondamentale di controllo delle attività del Governo: delle oltre 10.200 interrogazioni e interpellanze depositate a partire da marzo 2013, solo poco più di 1.300 hanno ricevuto una risposta;

a molti interroganti risultano altresì prive di risposta interrogazioni o interpellanze relative a questioni di carattere territoriale, che trattano tematiche sensibili per la cittadinanza;

a giudizio degli interpellanti la situazione esposta è inaudita e inaccettabile, perché, di fatto, priva i parlamentari della funzione di controllo attribuita dalla Costituzione,

si chiede di sapere:

quali orientamenti il Governo intenda esprimere in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per rispondere celermente a interrogazioni, interpellanze e mozioni arretrate;

per quali ragioni il Governo esautori il Parlamento dalla funzione di controllo attribuitagli dalla Costituzione;

se intenda sollecitare i Ministri affinché rispondano agli atti di sindacato ispettivo sottoposti loro da senatori e deputati nei tempi previsti dai regolamenti parlamentari.

(2-00252 p. a.)