• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00311 l'archivio Parisio è la vera e propria memoria fotografica della città di Napoli; una raccolta straordinaria di foto ospitata da quasi novant'anni nello studio che Giulio Parisio aprì nel...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00311presentato daBOSSA Luisatesto diMercoledì 12 giugno 2013, seduta n. 32

BOSSA. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
l'archivio Parisio è la vera e propria memoria fotografica della città di Napoli; una raccolta straordinaria di foto ospitata da quasi novant'anni nello studio che Giulio Parisio aprì nel 1926 a piazza del Plebiscito a Napoli, e che custodisce un milione di negativi su diversi supporti e formati;
si tratta di un importante patrimonio visivo che costituisce un archivio fra i più compatti e omogenei disponibili nel sud dell'Italia e documenta l'evoluzione della storia sociale, culturale e urbana della città di Napoli e della Campania;
l'archivio Parisio, è stato rilevato nel 1995 dal fotografo Stefano Fittipaldi, che lo prese dalle mani di Fabrizio Parisio, l'ultimo rappresentante della famiglia di fotografi napoletani;
l’atelier fotografico è collocato in una delle botteghe del porticato di piazza Plebiscito; le botteghe del porticato erano di proprietà dei Borbone, poi dei Savoia e infine dello Stato. Dopo il Concordato furono affidate al Fondo edifici di culto (Fec), presso il Ministero dell'interno;
sull'archivio Parisio pende una incredibile vicenda giudiziaria; il Fondo edificio di culto ha chiesto canoni arretrati per l'occupazione dei locali di piazza Plebiscito per oltre 200 mila euro; il fotografo Fittipaldi ha proposto di lasciare piazza del Plebiscito e spostare tutto in altra sede per non dover pagare il fitto ma non può perché la soprintendenza regionale dei beni culturali, dal canto suo, ha vincolato foto e locali; l'archivio Parisio, di fatto, è inamovibile;
in sostanza da un lato, il Ministero per i beni e le attività culturali ha emesso due provvedimenti di vincolo, uno del 1998 ed uno del 2002, che obbligano l'archivio e il suo gestore a restare nei locali di piazza del Plebiscito, dall'altro il Ministero dell'interno che tramite il Fondo edificio di culto si dice proprietario della bottega e rivendica un canone dall'occupante, il quale, a sua volta, non può pagarlo né andare via;
la vicenda pende di fronte alla nona sezione civile del tribunale di Napoli. Manca infatti solo la sentenza nel processo avviato nel 2008 dal Ministero dell'interno contro Stefano Fittipaldi per il pagamento dei canoni dei locali di piazza Plebiscito –:
se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e se non ritenga, e in che modo, di intervenire per dare alla vicenda dello storico archivio Parisio un assetto stabile, una tutela complessiva, mettendo ordine nel complesso intreccio normativo e stilando un programma di valorizzazione e cura di quello straordinario patrimonio fotografico. (5-00311)