• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08319 il maltempo che ha colpito ancora una volta la regione Toscana, nelle giornate del 4 e del 5 marzo, causando disagi alla comunità locale e gravissimi danni alle infrastrutture e ai sistemi di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08319presentato daFAENZI Monicatesto diLunedì 9 marzo 2015, seduta n. 387

FAENZI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
il maltempo che ha colpito ancora una volta la regione Toscana, nelle giornate del 4 e del 5 marzo, causando disagi alla comunità locale e gravissimi danni alle infrastrutture e ai sistemi di collegamento, ripropone nuovamente, le difficoltà connesse alla prevenzione e alla riduzione del rischio idrogeologico nel nostro Paese, fortemente in ritardo dal punto di vista di efficaci politiche di tutela e salvaguardia del territorio;
le fortissime raffiche di vento che in alcuni casi hanno raggiunto valori di velocità di oltre 125 chilometri orari causando centinaia di cadute alberi, sia lungo le strade che sui versanti, provocando addirittura il decesso di un automobilista in provincia di Lucca, hanno determinato, ingenti danni pari a circa 400 milioni di euro di cui 300 milioni di euro, nei confronti di numerose aziende vivaistiche del pratese e della Versilia;
la tempesta di vento che si è abbattuta sull'area in precedenza esposta, ha infatti causato alle aziende florovivaistiche locali e alle strutture più colpite quali: serre, ombrari, impianti di irrigazione sostegni dei filari, ingenti danni economici superiori all'80 per cento mettendo a rischio un intero distretto agricolo importante per l'economia toscana;
ulteriori profili di criticità che rilevano le aziende vivaistiche toscane, coinvolte dall'ennesimo evento meteorologico avverso, emergono anche dalle competenze agricole delle province, in corso di passaggio alla regione Toscana, a seguito della soppressione di tali enti locali, che non riescono adeguatamente a far comprendere chi deve coordinare il lavoro;
secondo quanto sostenuto dal presidente della suindicata regione Rossi inoltre, per compensare i danni economici, stimati come suddetto, in circa 400 milioni di euro, di cui 300 milioni di euro relativi al settore vivaistico concentrato a Pistoia, risulterebbe pervenuta la promessa d'intervento, da parte della Banca europea per gli investimenti, attraverso l'attivazione di un plafond a tasso agevolato, a disposizione delle banche del territorio, destinato a imprese e pubbliche amministrazioni;
ciononostante, per risarcire i danni alle imprese, alle famiglie e alle strutture viarie, elettriche e fognarie, derivanti dall'uragano che ha colpito la regione Toscana, lo stesso presidente Rossi, ritiene indispensabile l'intervento dello Stato, in considerazione dell'entità dei dissesti provocati dal forte vento;
quanto suesposto a giudizio dell'interrogante, ribadisce la necessità di un netto miglioramento delle politiche di prevenzione, di messa in sicurezza e monitoraggio sul territorio, in materia di dissesto idrogeologico, i cui recenti interventi normativi e finanziari, si sono rivelati nettamente insufficienti e inadeguati rispetto alla reale esigenza nazionale, come dimostrano gli scenari drammatici, che hanno coinvolto numerose regioni del Paese ed in particolare la Toscana, nel corso degli ultimi anni;
se da un lato, l'evento in precedenza esposto, è stato causato anche dall'imprevedibilità meteorologica, dall'altro è altrettanto vero, a parere dell'interrogante, come le condizioni di dissesto idrogeologico del Paese, hanno raggiunto livelli di estrema pericolosità, che pertanto richiedono un'attenzione continua e una politica nazionale, (non condizionata dalle situazioni di emergenza), che sappia destinare a progetti di ampio respiro, maggiori rispetto a quelle stanziate nel prossimo triennio dalla legge di stabilità –:
quali orientamenti intendano esprimere, nell'ambito delle proprie competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;
se, in considerazione dei danni causati dal maltempo, che ha provocato gravissimi danni all'economia regionale della Toscana, ed in particolare al settore florovivaistico, fortemente colpito dall'eccezionale bufera di vento che ha causato 300 milioni di euro di danni, non ritengano urgente e necessario che sia dichiarato lo stato di emergenza stanziando a tal fine, le risorse finanziarie sufficienti ad avviare gli interventi più urgenti da parte della regione e dei comuni colpiti, nonché deliberare lo stato di calamità nei confronti del comparto florovivaistico toscano;
in caso negativo quali iniziative urgenti, per le parti di competenza propria, intendano intraprendere, al fine di sostenere l'economia toscana ed in particolare quella florovivaistica, il cui settore agricolo composto da oltre 1.300 aziende che coltivano 5 mila ettari e garantiscono occupazione a oltre 12 mila addetti, è stato raso al suolo dall'ondata di vento, avvenuta nel corso delle giornate del 4 e del 5 marzo 2015;
se dispongano di elementi in merito agli interventi finanziari da parte della Banca europea degli investimenti in favore delle province toscane che hanno subito danni derivanti dalla bufera di vento e se sia noto attraverso quali modalità tali risorse saranno erogate. (4-08319)