• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00884 l'applicazione del decreto legislativo n. 235 del 2012, cosiddetta legge Severino, ha in concreto generato, oltreché inevitabili polemiche, rilevanti dubbi interpretativi; in particolare con...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00884presentato daGIORDANO Silviatesto diMercoledì 11 marzo 2015, seduta n. 389

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, il Ministro della giustizia, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
l'applicazione del decreto legislativo n. 235 del 2012, cosiddetta legge Severino, ha in concreto generato, oltreché inevitabili polemiche, rilevanti dubbi interpretativi; in particolare con riferimento agli articoli 7 ed 8, rispettivamente relativi alle cause di incandidabilità alle cariche regionali e alle ipotesi di sospensione e decadenza dalle cariche regionali, appare difficile ricondurre a sistema, con gli ordinari strumenti della logica giuridica, la previsione di una incandidabilità certa, sancita dal citato articolo 7, per tutti i soggetti che abbiano riportato condanne definitive per i delitti espressamente previsti dalla norma, e un procedimento di sospensione, previsto dall'articolo 8, che si applica ai soggetti che abbiano riportato sentenze non definitive per le medesime figure delittuose di cui all'articolo 7 nonché a coloro i quali sia stata applicata una misura coercitiva;
le ipotesi di sospensione e decadenza per incandidabilità dovrebbero ritenersi speculari alle cause di incandidabilità, se si ragionasse in tal senso non si potrebbe che ritenere che le ulteriori fattispecie di cui all'articolo 8 debbano completare le ipotesi di cui all'articolo 7;
in relazione in particolare agli sviluppi recenti relativi alle prossime elezioni regionali in Campania, importanti esponenti dell'attuale Esecutivo hanno dichiarato che potrebbe essere necessario intervenire, in particolare il Ministro Boschi, intervistata sul tema, ha dichiarato: «Verificheremo e prenderemo i provvedimenti necessari da qui alle elezioni che, non sono state ancora fissate ma saranno presumibilmente il 10 maggio»;
le riportate dichiarazioni si sono rese necessarie perché il 1o marzo 2015 Vincenzo de Luca ha vinto le primarie del Partito democratico per la candidatura a presidente della giunta regionale campana; com’è noto, lo stesso De Luca, condannato dal tribunale di Salerno, seconda sezione penale, in data 21 gennaio 2015 per il reato di abuso di ufficio ex articolo 323 del codice penale ad una pena di un anno di reclusione è decaduto dalla carica di sindaco del comune di Salerno con sentenza della corte di appello di Salerno n. 104/2015 del 3 febbraio 2015 e risulta destinatario di un provvedimento di sospensione ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 235 del 2012 con decreto prefettizio del 23 gennaio 2015;
alla luce delle notizie d'attualità nonché delle riportate dichiarazioni del Ministro Boschi appare opportuno chiarire quali siano le reali intenzioni del Governo, fatto salvo che appare altresì necessario intervenire per chiarire definitivamente l'interpretazione e la portata della legge Severino;
appare comunque opportuno ricordare che, recentemente, anche l'ANAC in relazione all'intervento del Presidente del Consiglio nel giudizio di legittimità costituzionale, promosso dal TAR Campania con ordinanza di rimessione n. 29 del 2015, ha ritenuto opportuno tale intervento, specificando che fosse necessario a tutela di strumenti di garanzia dell'imparzialità dell'amministrazione da applicarsi sia in presenza di sentenza definitiva per il compimento di reati di grave allarme sociale e di reati contro la pubblica amministrazione, sia in presenza (per gli amministratori regionali e locali) di sentenza non definitiva;
non solo nella stessa occasione l'ANAC ha rilevato che «tutti questi principi che sono al centro delle funzioni e dell'azione dell'Autorità nazionale anticorruzione, sarebbero in buona misura compromessi se si riducesse la portata e l'efficacia delle misure volte a escludere dalle cariche pubbliche coloro che siano stati condannati per reati che la legge consideri pregiudizievoli della moralità e dell'imparzialità dell'amministrazione» –:
quali siano le reali intenzioni e in quali tempi intenda eventualmente intervenire il Governo, nel pieno rispetto delle proprie e delle altrui competenze, al fine di chiarire i dubbi interpretativi relativi alla corretta applicazione della «legge Severino», anche al fine di evitare continue incertezze e polemiche che mettono inevitabilmente in discussione l'autorevolezza delle istituzioni.
(2-00884) «Silvia Giordano, Pisano, Tofalo, Colonnese, Luigi Di Maio, Luigi Gallo, Micillo, Sibilia, Massimiliano Bernini, Paolo Bernini, Nicola Bianchi, Brescia, Brugnerotto, Busto, Cariello, Carinelli, Caso, Castelli, Chimienti, Ciprini, Colletti, Cominardi, Corda, Crippa, Da Villa, Daga, Dall'Osso, De Lorenzis, De Rosa, Del Grosso, Della Valle, Dell'Orco, Di Battista, Di Benedetto, Manlio Di Stefano, D'Incà, Fantinati, Fraccaro, Sarti».