• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/03596 PAGLIARI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e per la semplificazione e la pubblica amministrazione - Premesso che: da molti anni è attivo a Fidenza (Parma) l'ufficio...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03596 presentata da GIORGIO PAGLIARI
martedì 10 marzo 2015, seduta n.406

PAGLIARI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e per la semplificazione e la pubblica amministrazione - Premesso che:

da molti anni è attivo a Fidenza (Parma) l'ufficio territoriale dell'Agenzia delle entrate. L'ufficio permette a cittadini, imprese e professionisti dei comuni di Fidenza, Bore, Busseto, Fontevivo, Noceto, Polesine Parmense, Salsomaggiore Terme, Soragna e Zibello (79.000 abitanti complessivi) di usufruire dei servizi dell'Agenzia delle entrate senza dover rivolgersi agli uffici di Parma, distanti oltre 30 chilometri, con notevole risparmio di tempo, di costi di trasporto e riducendo la congestione del traffico lungo la direttrice della via Emilia. La presenza dell'ufficio si traduce anche in un elemento di presidio contro l'evasione fiscale e di sostegno alla tax compliance;

questa zona dell'Emilia occidentale compresa fra le città di Parma e Piacenza, nonostante rappresenti un polo di notevole importanza economica a livello nazionale, sta sperimentando una progressiva dismissione dei servizi statali: ufficio territoriale dell'Agenzia delle entrate e ospedale a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), uffici postali nelle zone montuose del territorio, sedi di Equitalia, Inps e tribunale, sezione distaccata di Parma;

da quanto si è appreso dalla Direzione regionale dell'Agenzia delle entrate, a fare data dal 1° gennaio 2016 Fidenza perderà anche l'ufficio territoriale dell'Agenzia delle entrate. La notizia ha provocato malumori tra cittadini, imprenditori e professionisti della zona, nonché tra i lavoratori (20) in servizio presso l'ufficio che, una volta chiuso il servizio, si troverebbero costretti a gravosi spostamenti verso l'ufficio del capoluogo di provincia per registrare un atto (l'ufficio di Fidenza nel 2014 ha registrato 6.000 atti pubblici, privati e giudiziari), fare una dichiarazione di successione (500 nel 2014), ottenere un rimborso delle imposte dirette o indirette (circa 1.000 rimborsi erogati nel 2014), per richiedere informazioni di ordine fiscale (2.000 accessi annui presso l'ufficio) o per trattare pratiche di controllo che richiedono l'interazione con il contribuente, quali controlli formali ex art. 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973 e accertamenti parziali automatizzati (circa 1.500);

fra l'altro l'ufficio di Parma, oltre a presentare delle forti criticità legate al sovraffollamento degli sportelli (criticità che nel 2012 sono giunte alla richiesta di intervento delle forze dell'ordine da parte dell'utenza), risulta difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici da parte dei cittadini residenti nella parte occidentale della provincia;

attualmente l'ufficio territoriale di Fidenza è sito in uno stabile un tempo di proprietà del demanio, dal 2005, per effetto delle cartolarizzazioni, ceduto al fondo Patrimonio Uno, gestito da BNP Paribas REIM SGR SpA. Al fine di adeguare gli standard funzionali dell'ufficio e di efficientare il rapporto tra superfice e personale, nel 2013 l'ufficio è stato ristretto da circa 1.900 metri quadrati a 1.164, con un costo complessivo di restauro, a carico dell'Agenzia delle entrate, di 450.000 euro. La restrizione degli spazi in dotazione all'Agenzia e l'occupazione della parte rimanente dell'immobile alla tenenza della Guardia di finanza di Salsomaggiore Terme (Parma) hanno consentito allo Stato un uso efficiente degli spazi a sua disposizione e, per l'Agenzia delle entrate, un risparmio non solo sul canone di affitto (a rigor di logica) ma anche sulle varie utenze;

il contributo alla spending review da parte dell'Agenzia delle entrate di Fidenza è quindi stato rilevante. Al contrario, l'investimento pubblico di 450.000 euro effettuato nel 2013 in forza di un contratto di locazione "9 più 9" con scadenza nel 2023 si concretizzerebbe in uno spreco di risorse nel caso in cui l'ufficio fosse realmente chiuso,

si chiede di sapere:

se corrisponda al vero quanto lamentato dai cittadini, ordini e associazioni di categoria circa la possibile chiusura dell'ufficio territoriale;

quali motivazioni di ordine economico giustifichino la chiusura dell'ufficio successivamente agli ingenti investimenti effettuati;

quali motivazioni legate all'efficienza nell'erogazione dei servizi giustifichino la chiusura di un servizio pubblico di rilevanza sociale ed economica come quello dell'Agenzia delle entrate.

(4-03596)