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Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03626 presentata da ALTERO MATTEOLI
giovedì 12 marzo 2015, seduta n.409

MATTEOLI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che:

con legge 1° luglio 1977, n. 403, art. 9, fu finanziato un miliardo di lire "per la realizzazione di un laboratorio nazionale irriguo destinato alla verifica, promozione ed omologazione ufficiale delle apparecchiature irrigue ed allo studio e divulgazione di nuove tecniche irrigue";

con nota 3 dicembre 1977 l'università di Pisa presentò all'allora Ministero dell'agricoltura e delle foreste il progetto del laboratorio, chiedendo di realizzarlo tramite concessione amministrativa su un'area della tenuta di Tombolo appartenente al patrimonio dello Stato, assegnata in uso gratuito e perpetuo all'università con legge 21 febbraio 1963, n. 491, e successive modificazioni e integrazioni;

con voto n. 506 del 16 dicembre 1977 il Consiglio superiore dell'agricoltura e delle foreste, Sezione IV, espresse parere favorevole alla realizzazione del progetto tramite "concessione amministrativa" da parte del Ministero all'università di Pisa, ricorrendo alla procedura adottata per le opere pubbliche di bonifica;

con decreto ministeriale 23 dicembre 1977, n. 1431, confermando tale parere, la realizzazione del laboratorio venne concessa all'università di Pisa, impegnando 1 miliardo di lire sul cap. 7708 del bilancio 1977 del Ministero dell'agricoltura e delle foreste;

con decreto ministeriale 21 giugno 1989, n. 254, a seguito del parere favorevole del Consiglio superiore dell'agricoltura e delle foreste (voto n. 57 del 7 febbraio 1989), il Ministero approvò un nuovo progetto, che fu posto in appalto dall'università di Pisa nel rispetto delle indicazioni del citato decreto di approvazione;

la realizzazione del laboratorio nazionale irriguo (di seguito indicato come laboratorio nazionale dell'irrigazione) fu ultimata nell'ottobre 1991;

la commissione ministeriale nominata emise in data 10 marzo 1995 il certificato di collaudo, approvato con decreto ministeriale n. 140 del 26 giugno 1995;

il laboratorio nazionale dell'irrigazione è dotato di originali banchi di prova per la verifica delle apparecchiature irrigue, unici in Italia, grazie ai quali i produttori di materiali per l'irrigazione possono ottenere certificazioni da un soggetto pubblico, senza dover ricorrere agli analoghi laboratori dell'Irstea-LERMI di Aix-en-Provence o del Center di Madrid;

oltre l'83 per cento del valore della produzione agricola nazionale deriva da territori irrigui e l'irrigazione è elemento determinante per l'attuazione di buone pratiche agricole (decreto ministeriale 19 aprile 1999);

l'efficienza e l'efficacia dell'irrigazione incidono non soltanto sull'attività agricola, ma in misura rilevante anche sulla tutela ambientale e sulla conservazione delle risorse idriche;

il comma 381 dell'art. 1 della legge 23 gennaio 2014, n. 190, legge di stabilità per il 2015, prevede, oltre alla fusione dell'Istituto nazionale di economia agraria (INEA) col Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), un piano triennale "per il rilancio e la razionalizzazione delle attività di ricerca e sperimentazione in agricoltura" nonché "interventi di incremento dell'efficienza organizzativa ed economica, finalizzati all'accorpamento, alla riduzione e alla razionalizzazione delle strutture e delle attività degli enti, prevedendo un numero limitato di centri per la ricerca e la sperimentazione, a livello almeno interregionale, su cui concentrare le risorse della ricerca e l'attivazione di convenzioni e collaborazioni strutturali con altre pubbliche amministrazioni, regioni e privati",

si chiede di sapere:

se e in che modo siano state sino a oggi garantite le funzioni e le attività per cui è stato finanziato e realizzato il laboratorio nazionale dell'irrigazione;

quale assetto sia previsto per il laboratorio nazionale dell'irrigazione dal piano triennale per il rilancio e la razionalizzazione delle attività di ricerca e sperimentazione in agricoltura e dagli interventi di incremento dell'efficienza organizzativa ed economica delle strutture di sperimentazione e ricerca, di cui al comma 381 dell'art. 1 della legge 23 gennaio 2014, n. 190.

(4-03626)