• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08430 le dinamiche di mobilità in atto da anni a livello mondiale spingono milioni di persone a spostarsi per ragioni di lavoro, di studio e di turismo in Paesi diversi da quelli di cittadinanza e di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08430presentato daLA MARCA Francescatesto diLunedì 16 marzo 2015, seduta n. 392

LA MARCA, FEDI, PORTA, GIANNI FARINA, GARAVINI, ALBANELLA, BECATTINI, BERGONZI, CIMBRO, D'INCECCO, DALLAI, GADDA, GALPERTI, GRASSI, GIUSEPPE GUERINI, IORI, MARCHI, MANFREDI, MONGIELLO, NARDUOLO, PICCIONE, TACCONI, TARTAGLIONE, TERROSI e FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
le dinamiche di mobilità in atto da anni a livello mondiale spingono milioni di persone a spostarsi per ragioni di lavoro, di studio e di turismo in Paesi diversi da quelli di cittadinanza e di abituale residenza per soggiorni all'estero che spesso si prolungano per anni;
la disponibilità di regolari patenti di guida rappresenta un elemento essenziale per lo svolgimento delle attività che giustificano il trasferimento e spesso una ragione di scelta del Paese nel quale si decide di risiedere;
dall'Italia, realtà di consolidata emigrazione, sono ripresi in modo consistente i flussi in uscita verso molteplici aree di interesse commerciale e geopolitico e, nello stesso tempo, è costantemente aumentato il numero degli stranieri residenti, anche se con ritmi condizionati dalla crisi degli ultimi anni;
il riconoscimento della validità delle patenti di guida in Paesi stranieri è normalmente affidato ad accordi bilaterali di reciprocità, uno strumento di cui l'Italia si è già avvalso in circa sessanta casi, mentre nelle situazioni che esulano dagli accordi le normative esistenti in materia dettano le condizioni per usufruire temporaneamente dei titoli posseduti e per acquisire quelli che hanno validità nei Paesi di residenza;
è auspicabile che, al di là degli accordi stipulati, si faccia una verifica dello stato di maturazione dei rapporti da tempo intrapresi e si programmi l'avvio di trattative con i Paesi nei quali le presenze di cittadini sono più elevate, sia di connazionali in tali realtà che di cittadini stranieri in Italia;
gli Stati Uniti sono certamente uno dei Paesi rispetto al quale è più alto l'interesse per un accordo di reciproco riconoscimento delle patenti di guida, sia per il costante flusso di persone che si spostano dall'uno all'altro Paese sia per il vantaggio che l'Italia trae dal turismo proveniente dal Paese nordamericano;
con gli USA non c’è un accordo in questo senso e non si hanno precise notizie circa la volontà di realizzarlo, mentre altri Paesi europei, come l'Austria, sono già addivenuti a tale soluzione;
per i cittadini di Paesi con i quali non esiste accordo di reciprocità, decorso un anno di validità della patente straniera in loro possesso, non c’è altra strada che sottoporsi a nuovi esami per ottenere ex novo la patente italiana;
fino ad alcuni anni fa i test ai quali i candidati stranieri erano sottoposti per ottenere la patente A e B erano redatti in una delle 7 lingue previste dall'ufficialità idiomatica dell'Onu (inglese, tedesco, russo, francese, cinese, spagnolo e arabo), mentre a partire dalla circolare del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 54436/8.3 del 22 giugno 2010 i test sono tradotti solo in tedesco e francese per corrispondere alle esigenze delle minoranze linguistiche in Italia;
sembra evidente che dopo un anno di permanenza in Italia di norma non è possibile acquisire una padronanza linguistica tale da consentire la sicura comprensione di quesiti aventi un complesso contenuto tecnico –:
quali contatti siano stati finora stabiliti con le rappresentanze diplomatiche degli Stati Uniti al fine di verificare la disponibilità a stipulare un accordo di reciproco riconoscimento della validità delle patenti di guida e, in caso affermativo, entro quali tempi si ritenga che l’iter possa concludersi;
se non si ritenga opportuno ripristinare le traduzioni dei test di esame nelle lingue originariamente previste, usate dalle maggiori comunità immigrate presenti in Italia, o almeno, in via subordinata, aggiungere al francese e al tedesco, già adottati per le minoranze linguistiche presenti in Italia, almeno una lingua di uso corrente come l'inglese. (4-08430)