• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02915/054 premesso che: il disegno di legge n. 2915, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2015 n.4, reca misure urgenti in materia di esenzione IMU; ...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02915/054presentato daALBANELLA Luisellatesto diMercoledì 18 marzo 2015, seduta n. 394

La Camera,
premesso che:
il disegno di legge n. 2915, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2015 n.4, reca misure urgenti in materia di esenzione IMU;
l'articolo i interviene sui criteri di esenzione dal versamento dell'IMU; in particolare si prevede che a decorrere dall'anno 2015, l'esenzione si applichi ai terreni agricoli nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati totalmente montani di cui all'elenco dei Comuni italiani ISTAT (lettera a), nei Comuni delle isole minori (lettera a-bis) e a quelli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (IAP), iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati parzialmente montani ai sensi del citato elenco ISTAT (lettera b);
i criteri di esenzione in vigore fino al periodo di imposta 2013 – sulla base della circolare del MEF n. 9 del 1993 – includevano 6.103 comuni; con il decreto-legge in esame il numero dei comuni esenti – tra esenzione totale, esenzione parziale e franchigia – raggiunge la cifra di circa 5.500, quasi il 10 per cento in meno rispetto al 2013;
numerosi atti parlamentari hanno sollecitato una revisione dei criteri di esenzione, l'eliminazione dell'altimetria della casa comunale quale unico criterio di esenzione e la valutazione della natura socio-economica e ambientale e della redditività dei terreni;
il parere approvato dalla XIII Commissione chiede al Governo di prevedere, con un successivo provvedimento, una revisione dei criteri di esenzione dall'IMU che si adatti alla reale situazione dei terreni agricoli, in modo da aver riguardo: alle reali condizioni socio-economiche ed agrarie; alle caratteristiche orografiche del suolo; al rischio idrogeologico dei territori ed alla loro redditività, assicurando la coerenza della misura dell'imposta con la capacità contributiva dei medesimi terreni;
nel medesimo parere si chiede al governo la possibilità di introdurre la sospensione degli adempimenti fiscali, tributari, contributivi e dei premi assicurativi e la rateizzazione dei pagamenti dopo la sospensione, senza applicazione di sanzioni ed interessi, per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola che abbiano subito grave pregiudizio alla redditività delle aziende a causa di gravi fitopatie che compromettono colture agricole e terreni, per le quali sia intervenuta o intervenga la deliberazione del Consiglio dei Ministri che ne riconosca lo stato di calamità; le medesime misure e condizioni sono chieste per i coltivatori e le imprese agricole colpite da gravi eventi atmosferici per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
considerato che:
in Sicilia, nell'arco del 2014, il settore primario ha subito le conseguenze di un andamento climatico sfavorevole che ha determinato l'insorgenza di alcune fitopatie dagli effetti devastanti;
la peronospora ha quasi dimezzato la produzione di vino, specialmente nel distretto produttivo della Sicilia occidentale; la mosca dell'olivo ha invece più che dimezzato la produzione di olio in quasi tutte le principali zone di produzione con picchi nel messinese, nel trapanese e nel catanese;
per altre produzioni i danni sono stati provocati dalle calamità naturali di fine anno. Oltre alla perdita della produzione, le grandinate e le bufere di neve hanno messo al tappeto diverse decine di strutture produttive della provincia di Catania, Siracusa e Ragusa (serre, tunnel e vivai) con una stima delle perdite che supera i 300 milioni di euro;
l'agrumicoltura, fiore all'occhiello dell'agricoltura siciliana, ha poi dovuto fare i conti con i problemi conseguenti alle sanzioni commerciali europee nei confronti della Russia. Nel nostro paese sono arrivate le produzioni comunitarie ed extracomunitarie destinate al mercato russo, alcune peraltro trattate con sostanze vietate in Italia, con conseguente crollo dei prezzi delle produzioni locali;
è poi particolarmente allarmante per la Sicilia il quadro derivante dal raffronto tra i comuni i cui terreni erano esenti dal pagamento ICI rispetto a quelli esenti ora dall'IMU: su un totale regionale di 391 comuni si passa da 302 comuni che erano esenti dall'ICI a 86 esenti dall'IMU,

impegna il Governo

a prevedere, nell'ambito di una necessaria revisione dei criteri di esenzione dall'IMU, l'esenzione o una consistente franchigia per quei terreni, come quelli della Regione Siciliana, colpiti da un significativo calo della redditività a causa di gravi fitopatie che compromettono le colture agricole, dalla perdita di intere produzioni e dalla distruzione di decine di strutture produttive in seguito a gravi eventi atmosferici e per i produttori danneggiati dal crollo dei prezzi delle produzioni locali conseguenti alle sanzioni commerciali europee nei confronti della Russia.
9/2915/54. Albanella, Zappulla, Amoddio, Burtone, Iacono, Culotta.