• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00440 le cronache finanziare e giudiziarie degli ultimi anni hanno raccontato in quasi tutti i suoi particolari la crisi, storica ed endemica, dell'istituto bancario Monte dei Paschi di Siena; ...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00440presentato daBUSIN Filippotesto diMartedì 25 giugno 2013, seduta n. 40

BUSIN, GIANLUCA PINI e BUONANNO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
le cronache finanziare e giudiziarie degli ultimi anni hanno raccontato in quasi tutti i suoi particolari la crisi, storica ed endemica, dell'istituto bancario Monte dei Paschi di Siena;
la spregiudicata e incontrollata politica aziendale portata avanti dai manager che si sono susseguiti nell'ultimo decennio ha affossato la più antica banca del mondo;
alla data del 4 febbraio 2011 MPS risultava essere la quarta banca italiana nella classifica delle 15 banche a maggiore capitalizzazione tra quelle quotate sulla borsa italiana;
MPS ha chiuso il 2011 con una perdita netta di 4,69 miliardi di euro;
nell'assemblea dei soci del 27 aprile 2012, su indicazione della fondazione MPS, è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione della banca Alessandro Profumo, già amministratore delegato di Unicredit;
il 27 giugno 2012 è stato approvato il nuovo piano di riassetto del gruppo Monte dei Paschi di Siena, fortemente improntato alla riduzione dei costi e alla razionalizzazione: l'operazione prevede la soppressione di oltre 4.600 posti di lavoro, con incorporazione delle controllate e chiusura di 400 filiali entro il 2015;
a giugno del 2012 i vertici di MPS chiedono al Governo di sottoscrivere 2 miliardi di Monti bond; a metà ottobre la banca comunica a via Nazionale di aver trovato un contratto del luglio 2009 con Nomura e a novembre denuncia la presenza di strumenti strutturati nel portafoglio e chiede 500 milioni di Monti bond in più, per un totale di 3,9 miliardi di prestiti (compresi i Tremonti bond chiesti in precedenza);
il Monte dei Paschi, oltre che una vocazione internazionale legata alla sua struttura, ha sempre avuto un forte radicamento territoriale nella regione dove ha avuto origine;
negli ultimi anni, con l'esplosione della crisi aziendale, l'istituto ha ridotto al minimo l'erogazione del credito alle imprese, che da sempre sono state sostenute dalla banca; parallelamente, nelle statistiche regionali si è registrato un innalzamento delle cifre relative ai suicidi di imprenditori in difficoltà;
alla fine dello scorso anno il nuovo management di MPS rappresentava la chiara volontà di ridurre all'osso le spese derivanti da sponsorizzazioni;
il mito dell'istituto bancario come sponsor si è costruito anzitutto attorno alla strepitosa «saga» della Mens Sana Basket Spa Siena, la «corazzata» della pallacanestro che ha inanellato 7 scudetti in otto anni, nonché Coppe Italia e Super Coppe: una serie di trionfi dovuti anche agli 80 milioni di euro che MPS ha assicurato, negli ultimi cinque anni, per il pagamento degli stipendi dei giocatori e per le grandiose campagne acquisti; il gigantesco contratto di sponsorizzazione scadrà nel 2014;
inoltre con la società AC Siena Calcio, MPS ha firmato, nel 2011, un super-contratto di sponsorizzazione da 7 milioni di euro all'anno, il quinto più alto di tutta la serie A, il doppio della media incassata delle altre squadre (3,4 milioni di euro); in tal modo una squadra di una città di 55.000 abitanti percepisce, secondo un'indagine di Sporteconomy, più soldi di squadre come Roma e Fiorentina, e meno solo di Milan, Juve, Inter e Napoli; inoltre, oltre ad esserne sponsor, MPS è anche «finanziatore» del club e, fino a poco tempo fa, sovvenzionava pure la formazione femminile;
scorrendo le voci di bilancio di MPS, il capitolo «pubblicità, sponsorizzazioni e promozioni» raggiunge il livello massimo nel 2010 con 66 milioni, laddove tale voce ammontava a 58 milioni nel 2011, a 51 nel 2009 e a 49 nel 2008;
in una situazione simile, seppur con rilievi giudiziari di diversa natura e portata, ma comunque di evidente difficoltà finanziaria e di contestuali impegni sul piano pubblicitario e di sponsorizzazione nel mondo dello sport professionistico, si trova, da anni, anche Unicredit nei confronti della società AS Roma;
è interesse del Ministro dell'economia e delle finanze sollecitare ulteriori indagini, anche attraverso l'organo di vigilanza, al fine di verificare in che modo istituti di credito in piena crisi potessero e possano permettersi simili spese senza che nessun organo di vigilanza abbia mai sollevato dubbi;
questa enorme mole di finanziamenti, spesso sproporzionati rispetto alla media della raccolta pubblicitaria, soprattutto per quanto riguarda il basket italiano, ha creato, secondo la valutazione degli interroganti, le condizioni per una sleale concorrenza nei relativi campionati (cosiddetto doping amministrativo);
in tale contesto appare fondamentale conoscere quale sia l'ammontare di fondi erogato, sia sotto forma di pubblicità e sponsorizzazione sia in termini di affidamenti, rispettivamente, da MPS alla società AC Siena Calcio ed alla Mens Sana Basket Spa Siena e da Unicredit alla società AS Roma negli ultimi 7 anni, quanto sia stato erogato, sempre sotto ogni forma, alle società controllate o collegate alle medesime società sportive da contratti di qualsivoglia natura, nonché quale sia l'ammontare degli eventuali affidamenti, diretti o indiretti, erogati dai due istituti bancari ai dirigenti ed azionisti di riferimento delle medesime società sportive –:
se ritenga che le scelte in merito a quanto indicato in premessa assunte da MPS siano congruenti con la disciplina in materia di Monti bond, nonché con gli impegni assunti dallo stesso MPS in sede di emissione dei predetti titoli, e quali eventuali iniziative di competenza intenda assumere al riguardo, posto che tali strumenti difficilmente si conciliano, ad avviso degli interroganti, con il forte sostegno economico a favore di squadre sportive professionistiche anche considerando che nei prossimi quattro anni 4.600 persone perderanno il proprio lavoro all'interno del gruppo bancario. (5-00440)